mercoledì 18 maggio 2011

a Cesare quel che è di Cesare

chiaccheravo dell'incredibile fatto dei documenti inaccessibili, qualche giorno fa con altri, quando, oltre ad alcuni lapidari giudizi, mi è stato suggerito che "bisognerebbe denunciarli".

Ora, a scanso di equivoci vorrei chiarire:
Non desidero mettere i bastoni tra le ruote all'intera scuola e alle numerose attività che si organizzano e va presa in considerazione anche l'ipotesi che un ricorso all'autorità potrebbe bloccare i flussi finanziari.
Inoltre in Italia succede anche che venga lapidato chi denuncia e non chi fa le porcate, e io vorrei evitare di esserlo.
Credo anche che non sia necessario sempre scomodare gli "altri"; certe cose dipendono da noi.
Mi rifiuto di credere di essere il solo ad indignarmi per l'inacessibilità dei bilanci della scuola. Mi rifiuto di credere di essere il solo a considerare grave questo comportamento di dirigente e direttore aministrativo. Ci sono oltre cento docenti che lavorano in questa scuola e si superano i mille tra studenti e genitori. Se nessuno di loro si indigna, se nessuno dice nulla ai rappresentanti che ha votato in consiglio, allora significa che va bene così. Che non importa a nessuno di sapere come vengono spesi i soldi pubblici.

Le prove di forza, le denunce o le proteste eclatanti sono spesso inutili e/o dannose. Cosa pensate che farebbe il dirigente se cominciasse a ricevere decine di richieste di pubblicazione del piano annuale e del conto consuntivo?

Il vero motivo per cui non denuncio è questo: Se non riuscite nemmeno a mettere per iscritto la vostra contrarietà, se non lasciate nemmeno un commento scritto in questo blog, allora non c'è davvero più nulla da fare.

1 commento:

Marrrio ha detto...

Condivido il tuo punto di vista: non bisogna arrendersi, ma prima d'ingaggiar battaglia occorre valutare. Se lo si fa solo per soddisfare il proprio ego, se a nessun altro che potrebbe riceverne beneficio interessa veramente, allora è meglio preservare le forze per impieghi più produttivi.