mercoledì 26 gennaio 2011

imperturbabili

Alcune persone ti ascoltano e ti osservano con lo sguardo di chi la sa lunga; ti compatiscono, non capiscono perché ti accalori, cosa ci guadagni a cercare di cambiare le cose.
Magari ti danno anche ragione ma dubitano, anche delle evidenze che gli fai notare, non vogliono esporsi. Se denunci qualcosa che non va non ti ascoltano, pensano che li vuoi fregare. Hanno fretta, hanno sempre fretta. Domani, per loro, è sempre un altro giorno che DEVE essere uguale agli altri. Nulla deve turbare la loro pace. Qualsiasi proposta offri loro non va bene; o è troppo blanda, o non è costruttiva o qualcos'altro ancora. Sono convinti che dal cambiamento seguiranno inevitabilmente disastri.
Ma quanti sono gli indifferenti in questo dannato Paese? Sarà mai possibile smuoverli?
Talvolta mi chiedo chi me lo fa fare e, tra le tante ottime ragioni, una è quella di non diventare così.

lunedì 24 gennaio 2011

chi ben comincia...

è una bella responsabilità dover approvare bilanci ufficiali.
La tentazione di dichiararsi incompetente e "fidarsi" di qualcun'altro è forte.
Io però vorrei cercare di capirci qualcosa e per questo ho cominciato l'esperimento del blog.
Dedicherò il mio tempo libero ad informarmi e voglio condividere ciò che apprendo con tutti; spero che altri vogliano partecipare, il confronto è pubblico. Un invito speciale va a tutti i colleghi "addetti ai lavori", con più esperienza di me: i vostri commenti sono molto, molto graditi.

Una raccomandazione: non "fidatevi". Io raccolgo informazioni, le interpreto e provo a semplificarle; seguite i link ai documenti, leggeteli e fatevi la vostra opinione in merito.

Lezione 1: PA e POF.

Il Consiglio di Istituto esercita il suo ruolo di indirizzo per mezzo di un documento di programmazione economico finanziaria chiamato Programma Annuale (PA); qui le previsioni di entrata unitamente alle eventuali rimanenze vengono assegnate ai progetti.
Non è necessario il pareggio, cioè non devo necessariamente assegnare tutte le entrate ai progetti, parte delle entrate può essere assegnata successivamente.
Il PA è formato da una relazione che definisce obiettivi e risorse e da una scheda finanziaria per ciascun progetto.

Il Collegio Docenti elabora il Piano dell'Offerta Formativa (POF) al cui interno si trovano tutti i progetti che la scuola ha svolto e che intende svolgere descritti dl un punto di vista didattico-educativo.

Dunque il consiglio di istituto ha il compito di definire un PA che contenga "gli obiettivi da realizzare e la destinazione delle risorse in coerenza con le previsioni del piano dell'offerta formativa" (*)

Per capire meglio ho dunque bisogno di leggere PA e POF.
Il POF è facilmente reperibile su internet, il PA invece non sono riuscito a trovarlo; dovrebbe esserci ma non lo trovo. Vediamo se riesco a procurarmene uno.

alla prossima.

un bell'esempio

Se ne trovano tanti su internet ma vicino a noi abbiamo il sito dell'Istituto Curioni che, in tema di trasparenza, è un ottimo esempio. Guardate qui.

lunedì 10 gennaio 2011

Consiglio 1

La convocazione è per giovedì 11 novembre 2010, ore 15:00. (componenti del CI)
Dopo le presentazioni si procede con le nomine: presidente, giunta e segretario.
I punti successivi (corsi, funzioni strumentali, voto di condotta e regolamento) vengono discussi ed esauriti rapidamente, ratificando di fatto le proposte del collegio docenti; resta in sospeso la questione del regolamento di istituto che richiederebbe una revisione alla luce delle recenti novità normative e, su proposta del DS, si rimanda l'approvazione.

La prima vera discussione arriva quando si passa a trattare il punto 9: rapporti con le famiglie.
Il collegio docenti di Gattinara ha proposto la collaudata formula: due colloqui generali nell'anno, uno il venerdì pomeriggio e uno il sabato mattina; la ragione sostanziale è quella di venire incontro sia alle famiglie con lavoro "tradizionale", con il fine settimana libero sia alle famiglie che invece nel fine settimana lavorano.
Il DS propone di svolgere i colloqui il sabato mattina facendoli coincidere con l'open day.
La discussione si apre: io faccio rilevare che in tal modo ci si andrebbe a scontrare con il collegio docenti di Gattinara e che non abbiamo mai avuto problemi di affluenza al venerdì pomeriggio; il sig. Stainer propende per unire al sabato colloqui e open day considerandolo un giorno più favorevole alla maggior parte delle famiglie, essendo poche le famiglie impegnate il sabato.
Ribatto che non sappiamo effettivamente quante siano le famiglie impegnate di sabato ma che comunque, se anche fossero poche, le minoranze vanno tutelate; faccio presente che le occasioni di incontro con i genitori sono veramente tante; parlo della grande disponibilità di tutti i docenti di Gattinara che ricevono i familiari anche fuori orario e che per questo meriterebbero di essere ascoltati nella loro richiesta ma Stainer e Cavinato insistono per il sabato.
Con il voto determinante degli studenti di Varallo e della componente genitori la proposta del venerdì viene bocciata e i colloqui vengono fissati sabato mattina.
Si passa al punto successivo: progetti; vengono descritti verbalmente e sommariamente e poi rapidamente approvati.
All'ultimo punto (varie) ho da porre alcune domande:

Comincia il sig. Stainer che chiede al consiglio di deliberare l'acquisto di un impianto di amplificazione voce da usarsi a Varallo durante le riunioni, banchetti, assemblee; la cosa è ritenuta utile da tutti ma non sapendo nulla in merito alle disponibilità economiche la decisione è rimandata al consiglio successivo.

Poi tocca a me che propongo la pubblicazione sul sito della scuola dei principali documenti contabili (programma annuale e conto consuntivo).
Il presidente Cavinato e il Dirigente si dichiarano contrari alla pubblicazione ed invitano i membri del consiglio ad una riflessione, rimandando ogni decisione in merito al consiglio successivo. Chiedo allora che almeno me ne venga data in consultazione una copia.

A questo punto chiedo spiegazioni in merito all'aumento dei buoni mensa e qui la faccenda diventa spinosa: il presidente riferisce che questo aumento è stato deciso autonomamente dal DSGA, senza consultare né il DS né il CI.
Io allora chiedo che si deliberi il ripristino della vecchia tariffa ma il DS interviene spiegandoci che è stata avviata un'azione di monitoraggio dei costi e invita a rimandare ogni delibera al termine di questo monitoraggio. Io esprimo il mio apprezzamento per il monitoraggio dei costi (meglio tardi che mai) e faccio presente che forse era preferibile fare il monitoraggio prima di deliberare l'aumento.
Il presidente decide di rimandare la discussione ad una seduta successiva.

Non mi piace che si temporeggi così e perciò domando un parere ufficiale sull'operato del DSGA: rivolgendomi al presidente, chiedo se è legittimo che il DSGA prenda simili provvedimenti senza convocare il CI.
Il presidente sembra imbarazzato e con lo sguardo si rivolge al dirigente che mi risponde: "non è legittima la sua domanda. l'argomento non è all'odg."
Incasso, chiedo la verbalizzazione e proseguiamo oltre.

Infine chiedo che si prenda in esame la possibilità di dotare la scuola di un sistema di rilevamento delle presenze/assenze elettronico. Le nuove norme prevedono la non promozione in caso di un elevato numero di assenze, un conteggio preciso è diventato una necessità e un sistema elettronico per il rilevamento di assenze/ritardi/uscite semplificherebbe il lavoro sia dei docenti che del personale di segreteria. Il consiglio si dice interessato e chiede di approfondire l'argomento per esaminarlo meglio in un prossimo consiglio.

Attendiamo il prossimo consiglio; arrivederci.

mercoledì 5 gennaio 2011

della trasparenza e dell'etica

L’etica non è di moda; oggi ogni considerazione morale è trascurata, dimenticata o, peggio, considerata con disprezzo “moralismo”; lo ritengo un segnale di involuzione e decadenza della società in cui viviamo che spesso pensa che il profitto sia l'unica misura di valore, che rende irrilevante ogni altra considerazione.
L'etica poi non va confusa con il diritto: comportamenti eticamente deplorevoli non sono necessariamente contrari alla legge.
La trasparenza è, in ambito amministrativo, una questione principalmente etica.
Tutte le società quotate in borsa pubblicano atti e bilanci su internet, hanno un codice etico e precise regole di trasparenza; nei paesi nordici (Svezia e Scandinavia in testa) la trasparenza è un requisito irrinunciabile di quello che viene chiamato "modello scandinavo".
Obama ha inserito la trasparenza nel suo programma elettorale ed anche il nostro governo punta sulla trasparenza nel suo piano nazionale anticorruzione.
Ha fatto scuola il District of Columbia, lo stato che ospita Washington e il territorio circostante, sede di tutte le principali sedi governative, oltre che della Casa Bianca, che ha reso disponibile su internet in tempo reale non solo il bilancio ma tutto quanto possa interessare ai cittadini in merito all'amministrazione.
La trasparenza è così importante nella società di oggi che oltre ad essere un principio presente in moltissime norme italiane è anche il tema di una specifica iniziativa dell'unione europea: ETI.
C'è un'importante organizzazione internazionale che ha come tema statutario proprio la trasparenza e c'è un importante studio della UE che ha come titolo: "Trust and Transparency" e esistono numerosi articolie saggi che hanno come argomento "Building Trust Through Transparency".

Insomma, ad informarsi bene sembra proprio che la trasparenza sia un valore e che la trasparenza passi attraverso la rete, la pubblicazione su internet.
Non basta rendere "accessibili" gli atti se poi le procedure per averli richiedono perdita di tempo, rispetto di determinati orari o altre ridicole clausole limitative.
Eppure c'è ancora gente che ha paura a pubblicare un atto pubblico sulla rete, non so bene se per malafede, ignoranza o chissà quale altro motivo.
Confesso che non sono davvero riuscito a capire le ragioni di questa opposizione; probabilmente è un mio limite. Mi sono sentito rispondere che "non si sa bene in che mani finiscono" ma a me sembra la storiella dell'uomo nero che si racconta ai bambini per farli stare buoni; se c'è qualcuno che ha argomenti migliori si faccia pure avanti nei commenti.

domenica 2 gennaio 2011

presentazione

Dopo una precedente ed infelice esperienza, sono stato eletto nella componente docenti del Consiglio di Istituto della scuola in cui lavoro: L'istituto professionale alberghiero "G. Pastore" con sede a Varallo Sesia e succursale a Gattinara.
Insegno matematica e mi chiamo Franco Manara ed ho preso la decisione di aprire questo blog per pubblicare, oltre alle mie impressioni e commenti, anche quei documenti che dovrebbero essere pubblici ma che qualcuno non vuole che siano visti da tutti.
Lo faccio perché credo nella trasparenza come valore, sopratutto quando si gestisce il denaro pubblico, e credo che la scuola, sotto questo aspetto, debba essere di esempio anche per gli altri perché noi educhiamo le nuove generazioni e quello che facciamo è, volenti o nolenti, di esempio per i nostri giovani.

Il primo obiettivo che mi sono posto è dunque quello dell'informazione diffusa così che tutti, docenti, alunni e famiglie possano essere partecipi di ciò che succede nella stanza dei bottoni. Non so prevedere se durerà e quanto ma per ora cominciamo così, poi vedremo.

Mi sono posto anche un secondo obiettivo: restituire al consiglio il suo ruolo centrale di indirizzo e controllo dell'attività gestionale.
La riforma della Pubblica Amministrazione ha stabilito la separazione dei compiti di indirizzo da quelli gestionali; questi ultimi sono affidati al dirigente mentre al Consiglio spetta il dovere (prima ancora che il potere) di indirizzo e controllo.

Ho già fallito in questa "mission", infatti, nella mia precedente esperienza, malgrado un notevole dispendio di energie, mi sono dimesso dopo aver constatato che l'intero consiglio non intendeva svolgere questa funzione.
Siccome sono ostinato ci riprovo nuovamente; il consiglio è stato rinnovato e mi piace pensare di avere una nuova occasione.
La delega di questi compiti ad altre figure è, secondo la mia modesta opinione, prima di tutto immorale: non spetta a noi decidere, la parola "democrazia" non ha senso se manca la partecipazione e siccome nessuno di noi è stato costretto a candidarsi, siamo tutti chiamati a svolgere con coscienza e scrupolo il compito che ci è stato affidato.

Qualcuno legge (o vuole leggere) questa mia posizione come mancanza di fiducia, ma non è così. Come giudichereste un funzionario che, chiamato a verificare la regolarità di qualcosa, si limitasse a "fidarsi"? I personalmente lo giudicherei male, molto male.

Concludo citando l'art. 54 della costituzione italiana:
"Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi.
I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge."

ci è stata affidata una funzione pubblica, abbiamo il dovere di adempierla con discipina ed onore.