sabato 23 aprile 2011

Consiglio 3

Questa volta arrivo puntuale ma è in ritardo il presidente e così si comincia dieci minuti dopo.
Comincio subito contestando il verbale precedente ricordando che in quanto atto pubblico esso deve riportare con una certa fedeltà quanto detto e discusso durante il consiglio stesso. Sottolineo l'incompletezza di quello proposto e ribadisco che ritengo grave il fatto che vengano omesse parti importanti della discussione. Elenco tutte le osservazioni fatte nel precedente post e chiedo che il verbale non venga approvato.
Il dirigente, sostenendo che il mio è un "evidente tenativo di bloccare i lavori del consiglio" invita tutti a votare e a passare a "cose più importanti".
Si vota e rimango esterrefatto nel vedere tante mani alzarsi: io unico voto contrario, 5 astenuti, tutti gli altri favorevoli.
Cerco lo sguardo del collega che la seduta precedente verbalizzava e a cui rivolgevo ripetuti inviti a verbalizzare questo o quello ma lui guarda altrove. Incasso.
09:54 - punto 2. Organico. Ci si dilunga in lamentazioni contro i tagli ministeriali e inadeguatezza delle aule; si comincia effettivamente a discutere di quanto ci compete (criteri da adottare nel caso debbano essere rifiutate delle domande di iscrizione) dopo 20 minuti. Si discute a lungo per arrivare ad alcuni criteri condivisi da quasi tutti.
Tra le 11:10 e le 11:25 trattiamo i punti 3,4 e 5 su cui c'è ben poco da discutere.
Il punto 6 invece ci tiene impegnati quasi mezz'ora (compreso il tempo per qualche battuta sulle incompetenze di un politico ben noto) perché si tratta di decidere, nel nuovo sistema dell'istruzione professionale, se covenzionarci con la regione, accettandone le richieste, per poter rilasciare anche noi un diploma di qualifica al 3° anno che non è più previsto dall'ordinamento nazionale. Ho votato a favore, ma senza troppa convinzione, perché mi sarebbe piaciuto informarmi meglio sul tema invece dobbiamo accontentarci di quanto ci racconta il dirigente.
5 minuti per approvare il punto 7 e 8 poi alle 11:52 si parla di progetti: concediamo l'uso della sala conferenze di gattinara all'Arci Gay, approviamo i progetti CRT, già ben noti e, su proposta dei docenti Perrone e Ferrari approviamo la richiesta di formare una "commissione progetti".
Non riesco a trattenere un commento sarcastico scatenando giudizi poco lusinghieri su di me. Incasso.
Tra le 12:03 e le 12:19 discutiamo dei rimborsi e delle chiusure estive senza niente di significativo da segnalare per arrivare ad un altro tema a me caro: la ristorazione collettiva.
Qui rinnovo la richiesta al presidente di un parere sulla legittimità o meno dell'ormai famoso aumento arbitrario, ma mi risponde il dirigente giustificando a suo modo l'operato del DSGA. Spero che stavolta sul verbale venga scritto qualcosa a riguardo, soprattutto sulle affermazioni fatte dal dirigente.
Vediamo però finalmente i conti presentati dal DSGA: mesi e mesi di rilevazioni puntuali e dettagliate riassunti in una paginetta con poche cifre e nessun grafico. Un lavoro che in una terza ragionera non prenderebbe più di 3. Personalmente lo ritengo un insulto all'intero consiglio e lo dichiaro. I colleghi che lavorano nella ristorazione collettiva poi contestano pure le cifre presentate che, naturalmente, non sono accompagnate da nessun'altra documentazione.
Conclusione? ogni decisione è rimandata ad una prossima riunione e si inviterà il DSGA a fornire conteggi più dettagliati. Ogni ulteriore mio commento potrebbe essere offensivo e dunque mi astengo.
Alle 13:04 finalmente si apre la discussione sul tema che personalmente ritengo il più importante: l'approvazione del conto consuntivo.
Il presidente comincia a leggere un foglio snocciolando numeri ma io interrompo quasi subito chiedendo di poter vedere qualcosa di scritto. Pausa e qualche agitazione ma alle 13:15 arriva in consiglio il conto consuntivo: un plico di carte spesso qualche centimetro.
Chiedo la sospensione per poter esaminare il documento ma fioccano le obiezioni: vacanze di Pasqua, impegni lavorativi etc..; nel frattempo arriva il DSGA che con toni poco concilianti ci dice che il documento è stato approvato dal revisore dei conti e che non capisce come possano esserci osservazioni da fare ma si dice disposta a dare ogni chiarimento. Io faccio presente che per poter fare osservazioni o chiedere chiarimenti dovrei almeno avere un tempo ragionevole per esaminare il documento, che vorrei anche avere accesso al piano annuale 2010 per verificarne la coerenza con il conto consuntivo; il DSGA sostiene che il piano annuale 2010 non mi serve e chiede che venga approvato oggi perché la scadenza è il 30 aprile.
Chiedo quanto tempo ci ha messo il revisore e scopro che ha impiegato un intera giornata di lavoro; ma se un esperto ci mette un giorno intero facendo solo quello per esaminare questo documento com'è possibile che a noi si chieda di approvarlo in una manciata di minuti?
per decenza preferisco non riportare le risposte ricevute ma insisto sulla necessità di rimandare l'approvazione.
Qualcuno si dichiara incompetente in materia e che pertanto "si fida"; io evito di ricordagli i suoi commenti sulle "competenze" del politico e faccio presente che da mesi cerco di vedere i conti della scuola e che questi mi vengono arbitrariamente negati, com'è possibile fidarsi in una situazione simile?
ricordo a tutti l'articolo 54 della costituzione: noi abbiamo una funzione pubblica e siamo chiamati ad adempierla con onore.
a questo punto dirigente e DSGA fanno considerazioni importanti sulla funzione del consiglio che non voglio riportare perché non vorrei aver frainteso, sta di fatto che l'ambiente si scalda, volano anche parole grosse al mio indirizzo e alle 13:51 il presidente mette al voto il conto consuntivo.
A questo punto la chicca finale, un consigliere fa una dichiarazione che, a mio parere, fa a gara con quella delle "convergenze parallele" di famosa memoria: propone l'approvazione sulla fiducia, riservandosi eventuali osservazioni dopo aver esaminato il documento. Come se, una volta approvato, avesse ancora senso formulare osservazioni.
Smarrito assisto ad una selva di mani che si alzano approvando questa formula che, secondo me, non vuol dire nulla. Solo io ed il rappresentante degli studenti votiamo contro, non per ostilità, ma semplicemente perché trovo ridicolo approvare un documento così importante senza nemmeno aver avuto modo di vederlo.
Sono stordito, mi sembra di essere un pesce fuor d'acqua e mentre il consiglio passa al punto varie mi alzo e me ne vado. Che ci sto a fare io li?

1 commento:

Tenar ha detto...

A tentare di seminare gemme di buon senso?